Gli chiesero perché cesellava con tanto impegno i versi di una sua poesia che pochissimi, forse, un giorno avrebbero letto.
Ed egli rispose:” Mi bastano pochi,mi basta uno,mi basta nessuno.”
( Lucio Anneo Seneca; lettere a Lucilio)
Gli chiesero perché cesellava con tanto impegno i versi di una sua poesia che pochissimi, forse, un giorno avrebbero letto.
Ed egli rispose:” Mi bastano pochi,mi basta uno,mi basta nessuno.”
( Lucio Anneo Seneca; lettere a Lucilio)
Possano le strade aprirsi per venirci incontro.
Possa il sole illuminarci il viso .
Voglia Dio custodirci teneramente nel palmo della Sua mano.
La parola divina, discesa dal cielo della sua trascendenza, è apparsa all’improvviso come un compagno di strada che porta all’anima che cammina solitaria una gioia inattesa che supera ogni speranza.
(Filone Alessandrino ; 20 a. C – 45 d. C)
Puoi anche soffrire
Ma non devi soccombere
Etty Hillesum (diario 1943)
L’emiro Zayd, al termine di un’aspra battaglia, catturo’ un gruppo di uomini.
Quando seppe che li attendeva la morte, il più anziano dei prigionieri disse all’emiro:
” Noi siamo affamati e non è giusto che tu ci uccida prima di offrirci del cibo”.
Allora, l’emiro fece imbandire un banchetto, al termine del quale l’anziano disse :
” Secondo le usanze arabe, prima eravamo tuoi prigionieri, ora però siamo tuoi ospiti.Perciò non puoi ucciderci!”
L’emiro, colpito da quelle parole, li lasciò liberi.
Racconto della tradizione araba tratto da “Breviario Laico” di G. Ravasi ed. Mondadori.
Ogni valore perfetto, è immutabile.
La Sapienza ,Il Giusto, il Bello, il Bene, l’Uguale, il Vero; ciascuno rappresenta un valore superiore che, manipolato, scade in valore relativo, perchè perde la purezza e l’unicità originarie.
Ed allora :
Noi dobbiamo preferire la luce della Sapienza al crepuscolo dei saperi che a volte confliggono e spesso sono generati dalla vanagloria.
Noi dobbiamo preferire il Giusto, alla giustizia, spesso ingiusta.
Noi dobbiamo preferire Il Bello, alla bellezza, categoria volatile.
Noi dobbiamo preferire Il Bene, alla bontà se diventa elargizione.
Noi dobbiamo preferire l’Uguale, all’uguaglianza talvolta ipocrita.
Noi dobbiamo preferire Il Vero alla verità, che appare soggettiva.
Poichè ogni valore superiore è astratto, ne percepiamo la presenza, ne avvertiamo il profumo, lo cerchiamo; la precarietà della condizione umana non consente di conoscerlo, semmai di riconoscerlo.
Forse l’anima che già conosceva i valori superiori, ne ha conservato memoria prima di abitare la precarietà del corpo.
immagine by : Tassinari & Sestini avvocati associati
Venite, ritorniamo al Signore.
Egli ci ha straziato ed egli ci guarirà.
Egli ci ha percosso ed egli ci fascerà.
Dopo due giorni ci ridarà la vita
ed il terzo ci farà rialzare
e noi vivremo alla sua presenza.
Affrettiamoci a conoscere il Signore;
la sua venuta è sicura come l’aurora.
Verrà a noi come la pioggia d’autunno,
come la pioggia di primavera che feconda la terra.
Che dovrò fare per te, Efraìm,
che dovrò fare per te, Giuda ?
Il vostro amore è come una nube del mattino,
come la rugiada che all’alba svanisce.
Per questo li ho colpiti per mezzo dei profeti
li ho uccisi con le parole della mia bocca.
Il mio giudizio sorge come la luce
io voglio l’amore, non il sacrificio,
la conoscenza di Dio più degli olocausti.
Ma essi, come Adamo, hanno violato l’alleanza
e mi hanno tradito.
Gàlaad è una città di malfattori
macchiata di sangue.
Come banditi in agguato
una ciurma di sacerdoti
assale sulla strada di Sichem,
e commette scelleratezze.
Orribili cose ho visto in Betel;
là si è prostituito Efraim,
si è contaminato Israele
Anche a te, Giuda, io riserbo una mietitura
quando ristabilirò il mio popolo.
Antico Testamento :Osea (6 )
Mi avete spedito trenta cammelli
carichi di domande.
Non adesso,
magari nel mondo che verrà
avrò tempo sufficiente
per tutte le risposte.
Ora, lasciatemi divertire :
sto permutando le lettere dell’alfabeto
in un gioco senza senso
che mi sfibra in una cabala misteriosa.
Ma l’assurdo non può essere l’ultima parola.
Quando la notte accende le sue torce
e ci sprofonda davanti a sonnolenti acquari televisivi
aspetto vènti che portino carezze di lontananza.
Notte che te ne vai, dammi una mano.
La prima verità
è la morte.
Non ci resta che scoprire
quale sia l’ultima.
Ecco perchè scrivo :
perchè la poesia incomincia là
dove la morte non ha
l’ultima parola.
” Odysseas Elytis : 1911- 1996 ; Premio Nobel per la letteratura “
image by : enzomontano blogspot. com
Prendi , o Signore
e ricevi
tutta la mia libertà
La mia memoria
La mia intelligenza
La mia volontà.
Tutto ciò che ho e possiedo
tu me lo hai dato.
A te, Signore, lo ridòno
Tutto è Tuo :
disponi di tutto , secondo la Tua volontà.
Dammi il Tuo amore e la Tua grazia;
Questo mi basta.
( Ignazio di Loyola : Esercizi Spirituali [234] )
op. cit. da A.Vergara : ” Dov’è il tuo tesoro ?” Ed. LER
immagine by : http://www.parrocchiasantignazio.it
Se i profeti irrompessero
dalle porte della notte
con lo zodiaco dei démoni sulla fronte
come orrido diadema
e sulle spalle
il mistero circolare
di cieli cadenti e risorgenti …….
Se i profeti irrompessero
dalle porte della notte
regalando le scintille di mille fiaccole d’oro
per indicare con le vene delle mani
le vie stellari
a quelli che affondano nel sonno …….
Se i profeti irrompessero
dalle porte della notte
per cercare un orecchio come patria
lasciando cicatrici di parole
nei campi arsi dalla consuetudine
riportando qualcosa di perduto
a chi ha smesso di sperare …….
Orecchio degli uomini
ostruito dalle ortiche
Sapresti tu ascoltare ?
Se la voce dei profeti
soffiasse nei flauti – ossa dei bambini uccisi
e spirasse l’aria bruciata dalle grida del martirio ……
Se costruisse un ponte
col respiro affannoso dei vecchi …….
Orecchio degli uomini
così attento alle banalità
Sapresti tu ascoltare ?
Se i profeti
volando con le ali turbinose dell’eternità
ci lacerassero l’udito con le parole
chi potrebbe difendersi ?
Se i profeti risorgessero
nella notte degli uomini
e come amanti
andassero alla ricerca del cuore amato
Notte degli uomini
avresti tu un cuore da donare ?
( Nelly Sachs, da ” Le stelle si oscurano ” ; mia rielaborazione)
immagine by : http://www.tgcom 24.mediaset.it
Caro gomitolo
Ammiro la perfezione sferica
della tua forma
e l’eleganza con cui ti appoggi
sul piano
In equilibrio
come ballerina
danzante sulle punte.
Caro gomitolo di lana
ti vuoi bene, si vede.
Ti abbracci teneramente
avvolgendoti completamente nella matassa.
Però, se necessario, ti dipani,
trasformandoti in sciarpa,
scialle o cardigan
donandoci tepore.
Nasci egoista ed autosufficiente
Ma sei pronto a disfarti
per diventare tutto in tutti
generosamente.
Caro gomitolo di lana
Il tuo bàndolo si svolge
all’ interno di una trama
che solo a fine riconoscerai.
Nel tuo destino c’è un non so che di umano
Sembra quasi assomigliare al mio.
(immagine by it.depositphotos.com)
Sempre caro mi fu quest’ermo colle
e quest’Hotel
che prima colazione al prezzo include.
Ma sedendo e bevendo ‘sta ciofèca
(“sembra ” un caffè
ma fingo)
mi vien da vomitare
che paura !
E come il vento odo stormir fra queste fronde
io le tariffe di booking
vo comparando
E mi sovvien della pensione Giulia
e la bassa stagione
e la presente
e viva
e il suon di lei
Così, le telefono
e la sento
Mi fa un’offerta a Cesenatico
e al momento
Io vado
E il naufragar m’ è dolce
in alto mare !
Guido i vulesse
ch’a tu, Peppe e io
‘nu viento é suonno n’sieme ce pigliasse
e ‘na varca liggiera ce purtasse
addò stù mare luccica:
a Surriento.
Là senza n ‘tuppo
e senza ‘mpedimento
ognuno campasse chiù cuntento
E o’ sfizio ,ammacaro, se levasse
e se ne vedè bene d’ò strumiento.
Basta ca Cuncettina
Basta ca Nanninella
(e pure ‘na trentesima vajassa)
mago Merlino a nuje ce le purtasse.
che tutt’o’ juorno d’ammore se parlasse
e ò core assaie cuntento s’addurmesse.
Guido
sienteme a mmé
Facimmo ‘na scummessa :
Pe ‘nu suonno doce é ‘nu mumento
Ogne nenna
che priezza ca pruvasse !
( Mia libera versione tamarro-napoletana del sonetto : “Guido, i’ vorrei che tu Lapo ed io” tratto dalle Rime di Dante Alighieri ”
( immagine by : http://www.genoa. carpediem. cd )
Le notti chiare erano tutte un’alba.
Nell’afa
lontano intravvedevo
il fiordo acceso della mia speranza.
I canali mormoravano
pensieri liquidi
Mentre una mano invisibile
ritmava il tamburello.
Noi non ascoltammo
parole dette
sulle vie polverose in Palestina.
Noi abbandonammo nelle tasche
le nostre mani nude
scivolando nel pozzo screpolato
dell’adolescenza.
Forse berremo pioggia
di concave notti senza spassi.
Forse riposeremo come sassi
sull’erba fitta
lontani dall’orgoglio delle felci.
Beata te
che sei salda e fedele come un salmo.
Il tuo amore non parla di parole.
Ha cenni silenziosi
ha sguardi di zaffìro.
Dai tuoi giardini schiusi
sale l’essenza
d’un fresco melograno
E si allontana da me
quell’amara fragranza d’oleandro
(immagine by : www. travelfar.it )
Alle tue soglie
anche il mio passo
Incerto passo
di vago pellegrino
Lucerna opaca
sul filo di memorie
Del sole che strazia le navate
qui non scorgo ferita
che vìoli l’eterna solitudine
Raccolse i tuoi silenzi
su steli di reliquie
Chi portava ramingo fra le nebbie
il falco acuto
I meriggi eccitati d’Agrigento
Il dolore dei versi :
“sei qui rimasta sola”
Sgomenti i ceri
Il marmo tuo del volto
si scioglie come in pianto
immagine by http://www.italianways.com
Non temere
Io ti ho riscattato
Ti ho chiamato per nome
Tu mi appartieni
Se dovrai attraversare le acque, Io sarò con te
non resterai sommerso
Se dovrai attraversare il fuoco
non resterai scottato
Io sono il Signore
Dio tuo
Tuo Salvatore
Tu sei prezioso ai miei occhi
Non ricordate più le cose passate !
Non pensate più alle cose antiche !
Ecco
Io faccio una cosa nuova
Aprirò una strada nel deserto
Immetterò nelle steppe fiumi d’acqua
Perciò anche le bestie selvatiche mi glorificheranno
Invece tu, Giacobbe, non mi hai invocato
Anzi ti sei stancato di me,
mi hai molestato con i tuoi peccati
mi hai stancato con le tue iniquità
Ma io, ecco, cancello i tuoi misfatti
Per riguardo a me, non ricordo più i tuoi peccati
(frammenti; mia rielaborazione )
immagine by : http://www.gruppo 3 mil ….
A’ luce s’è stutata dint’à stanza
Nuje ce guardammo
senza ce vedé
Stammo vicino
E stammo assaie luntano
Stì mmane te vulessero cercà …..
Ma dint’à stanza scura
nun torna a luce a tiempo
Ognuno resta fermo
dint’alloscurità !
Fermo,
m’pizzo assettato
n’coppa à na seggia é paglia
Sulo,
da quand’è nato
Sulo,
n’sieme a se stesso
Sulo …..
comm’à nu fesso
LA SOLITUDINE (IN DUE) ovvero Orgoglio & Solitudine
La luce ormai s’è spenta nella stanza
Noi ci guardiamo, senza più vederci
Siamo vicini
Eppur siamo lontani
Le mie mani vorrebbero cercarti …..
Ma nella stanza scura
la luce non ritorna
e ognuno resta fermo
nell’oscurità.
Fermo, in punta seduto
sulla sua sedia di paglia
Solo,
da quando è nato
Solo,
insieme a se stesso
Solo …..
che sembra un fesso !
(immagine by .www.targatocn.it)
Lenta la nebbia esala sopra i colli
un’aria grigia
che si stempera in viola.
Forte il maestrale urla
e poi sconvolge
l’onda marina
in grosse spume bianche
Su per le strade storte di campagna
i suoi aspri profumi
regala la vendemmia
Gira sui ceppi accesi
lo spiedo scoppiettando
Un cacciator dall’uscio va scrutando
stormi di uccelli neri
che insieme ai suoi pensieri
S’involano vagando
( mia perifrasi della poesia : ” San Martino ” di G. Carducci )
(immagine by : www. twitter.com.gassmangassmann/status)
Non è triste Trieste
è solo un pò confusa.
E’ un’anziana signora delusa.
Discese dalla nobiltà del rango
celandosi fra i fregi e i capitelli
di asburgici palazzi ottocenteschi.
Dal colle di San Giusto scruta il mare
che accoglie
con un largo abbraccio salato.
Per Saba
Trieste è ” un ragazzaccio aspro e vorace”
attento a inerpicarsi
fra erte pericolose
fin su
fino a Cattinara sulla strada per Fiume.
Per me Trieste
è un’antica signora.
Sopporta con pazienza
gli sgarbi della bora
che fa volare tegole e cappelli
impegnando i cittadini
in estreme acrobazie.
Per il suo destino di frontiera
è la Vestale di dispersi
e caduti fra le guerre.
Trieste
Mater Dolorosa.
Nelle sue orbite ha i fuochi fatui
e le orribili pazzie
di San Sabba e Basovizza.
Trieste
arca di etnie.
Fra storici caffè
e antiche librerie nacque
la cultura mitteleuropea del primo novecento.
A Trieste ti dicono “buongiooorno ! “
che sembra il cinguettìo augurale
d’un quotidiano carnevale
( immagine by : http://www.theartpostblog.com )
Scegli il lavoro che ami
Ama il lavoro che scegli
E non lavorerai
Neppure un giorno
In tutta la tua vita
( Confucio )
immagine by : http://www.risorgimentosocialista.it
Signore
con la grazia dello Spirito Santo
rendimi capace di rafforzare
l’uomo spirituale che c’è in me .
Fa che io possa liberarmi da ogni inutile preoccupazione e sofferenza.
Aiutami a non desiderare cose vili o preziose
destinate a finire, com’è anche il mio destino
Infatti : ” nulla è per sempre
ma tutto è vanità ed afflizione di spirito” (Qoelet 1,14)
Donami, o Signore, la sapienza
affinchè possa amarti sopratutto
e disporre il valore reale delle cose
secondo il celeste ordinamento.
Dammi la virtù della prudenza
per non cadere nella lusinga
ed un pizzico di pazienza
per sopportare chi mi avversa.
(Tomaso da Kempis; L’imitazione di Cristo )
foto by : http://www.alicedallanascita.blog.spot
I vecchi hanno il pianto facile.
In pieno meriggio
in un nascondiglio della casa vuota
scoppiano in lacrime seduti.
Li coglie di sorpresa
una disperazione infinita.
Portano alle labbra uno spicchio
secco di pera, la polpa
di un fico cotto sulle tegole.
Anche un sorso d’acqua
può spegnere una crisi
e la visita di una lumachina.
( Leonardo Sinisgalli ; da “L’età della luna” Ed. Mondadori )
foto by http://www.finanzaonline.com
La luce strama abissi di silenzi
che l’ombra delle pieghe non ci appare.
Benedette parole che dicemmo
ossa siete
sbiancate di calcìna.
Tutto è salvo se ad un tratto
per miracolo
fra le canne la brezza si fa zufolo
o se il vento incattivisce in bora.
Questo è il vero mistero e la sua cabbala :
l’essere uno ed apparire due.
( immagine by : http://www.il sussidiario.net )
E mentre passa e ripassa
il cammello
traversando la cruna di un ago
io non riesco nemmeno a dare un senso
a queste scialbe mattinate di settembre.
La luce c’è
ma nulla si capisce fino in fondo.
Forse il solo miracolo
lo fa una fisarmonica
che trasforma l’aria in musica
incidendola nei ritmi salaci
di memorie luminose
come gli orecchini di ciliegie
nei giochi nuziali di povere bambine
immagine by : http://www.gettymages.it
Il tempo mutò ancora
fra sgroppate di sole
e desolanti mandrie di nubi
che il vento piegava verso est
A sera
Fulgido apparve l’ANGELO
o un lampo !
Nel flash
le case in fuga sulla collina disparvero
In un boato oscuro
A noi
– poveri vetri-
non rimase che tintinnare soli !
immagine by : www. centrometeoitaliano.it
Il Maestro interrogò il discepolo :
” Dimmi, mio caro,
se tu avessi tre monete d’oro
saresti disposto a darle in beneficenza ? “
” Certamente ! ”
rispose il discepolo.
Il Maestro si compiacque della risposta
e gli chiese ancora :
“E se tu avessi tre monete d’argento,
saresti disposto a darle in beneficenza ? “
” Ebbene, si ”
rispose prontamente il discepolo.
Ed allora il Maestro, incalzandolo gli chiese :
” E se tu avessi tre spiccioli di rame,
saresti disposto a regalarli in beneficenza ? “
Dopo un attimo di riflessione
il discepolo gli rispose :
” Quelli no !
Perchè li ho davvero ! “
( frammento di saggezza mistica orientale )
immagine by http://www.archeomedia.it
Tra pinnàcoli e guglie
Vienna è un mito
che il tempo sorprende nel sogno …..
Ha la sàgoma ossea d’un dinosauro
scolpito nei prati
Schiocca la frusta a Weiburgasse
sugli impareggiabili lipizzani bianchi
La notte è un guizzo di lanterne
sul Danubio opaco
E nei cristalli tesi
Spumeggia il valzer
per un brindisi che non finisce
Ecco, potrei provare
L’accordo di chitarra……
Forse potrei cantarti
l’amore che c’è in me …..
Complici ambasciatrici
di timide parole, le note …..
A volte son le sole
che possono innalzarci
più su del pentagramma
che limita la vita
e rende, a volte vuote
d’ogni sincerità
le mute ore del giorno
prive di sinfonia
immagine by : bassgeisha.deviantest.com
In un suo libro, il cardinale Ravasi rileva che, generalmente, le preghiere partono dal basso, ossia dall’uomo e si elevano fino a Dio e alla Sua gloria, ma nel Padre Nostro , come acutamente osservò la scrittrice Simone Weil, la preghiera si snoda in senso inverso : inizia con la parola Padre e procede verso il basso, giungendo fino alla miseria umana, fino alla parola male ( maligno ).
Per il Ravasi,quindi, questa preghiera raffigura la parabola dell’incarnazione : è Dio che va incontro all’uomo, abbandonando la sua gloriosa trascendenza. ( Gianfranco Ravasi e Luc Ferry, “Il cardinale ed il Filosofo ; Mondadori )
Ma sulla preghiera del Padre Nostro diversi esegeti, e Papa Francesco di recente, si sono soffermati sull’espressione : ” non c’indurre in tentazione ” che sembra un punto critico causato probabilmente dall’ambiguità della traduzione originaria.
In realtà il termine indurre ( dal latino indùcere ) ha il significato letterale di ” condurre verso ” ed , in senso lato ,”provocare”.
In effetti non è Dio ad indurre in tentazione ma satana che ha provato a tentare perfino il Signore Gesù, come narrano i Vangeli ( Matteo 4,1-11; Marco 1,12-13; Luca 4,1-13).
Semmai, Dio può sottoporre il fedele alla prova per saggiarne la saldezza.Ed allora, a mio modesto avviso, ” non c’indurre in tentazione” potrebbe avere il significato di una preghiera “interna” alla preghiera stessa del Padre nostro,nel senso:
” Noi ti preghiamo, o Dio :
non abbandonarci
quando il maligno tenta
la nostra umana debolezza
Perché , senza la Tua protezione,
Ne usciremmo sconfitti “
Com’è noto,(Genesi 22,1-12) Dio mise alla prova la fede di Abramo verificandone la saldezza ma inviando, tempestivamente, l’Angelo a fermargli la mano armata con cui avrebbe dovuto colpire a morte il proprio figlio innocente Isacco.
Dai pericoli della prova non rimase esente nemmeno Giobbe, uomo fedele e timorato di Dio anzi, perciò inviso a satana.Nel libro di Giobbe (1,1-12) si legge : ” Giobbe era un uomo integro, temeva Dio ed era alieno dal male …… era il più grande di tutti i figli d’oriente….. un giorno i figli di Dio andarono davanti a Lui ed anche satana andò in mezzo a loro …… Il Signore gli chiese ” da dove vieni ? ” rispose ” da un giro sulla terra ” ; il Signore gli disse ” hai visto il mio servo Giobbe ? Nessuno è come lui sulla terra: uomo integro e retto, fedele ed alieno dal male …..e satana rispose ” Forse che Giobbe ti teme disinteressatamente ? Prova ad allungare un poco la tua mano e tocca quanto egli ha e vedrai se ancora continuerà a benedirti…….. Allora il Signore gli disse : ” Ecco, quanto egli possiede lo metto in tuo potere, ma non stendere la mano su di lui “.
Si potrebbe dire che Dio “scommette” sulla fedeltà di Giobbe ?
Satana si allontanò e da quel momento iniziarono per Giobbe innumerevoli quanto inspiegabili disgrazie che si abbatterono come flagelli sulla sua famiglia, i suoi averi, il suo stesso corpo.Egli non riusciva a comprenderne le ragioni; i suoi amici teologi, da sempre invidiosi, formularono l’ipotesi di una legge di retribuzione per cui era giusto che Giobbe espiasse presunte colpe sue e dei suoi avi.
Ritenendo di ricevere castighi esagerati ed immeritati la sua fede sembrava talvolta vacillare fino accusare Dio di accanimento ; ma trovò la pazienza di dire : ” Il Signore ha dato, il Signore ha tolto, sia benedetto il nome del Signore”.
Così Giobbe non attribuì a Dio nulla di ingiusto, e Dio alla fine lo premiò mostrandogli il Suo volto.
I nostri progenitori Adamo ed Eva furono messi alla prova da Dio e furono tentati dal Diavolo; infatti (Genesi 2,15-3,1-4) il Signore Dio li pose nel giardino di Eden….e gli diede questo comando : potete mangiare il frutto di qualunque albero, escluso quello della conoscenza del bene e del male , perchè, se ne mangerete, certamente morirete; ma il serpente, con astuzia, disse ad Eva “non morirete affatto “, anzi mangiandone diventerete come Dio, conoscendo il bene ed il male “
E i due sciagurati ne mangiarono, scadendo nella profonda miseria della condizione umana.
Ci viene spontaneo chiederci : Se satana, fondando sulla loro vanità e cieca presunzione non li avesse indotti in tentazione, avrebbero avuto la forza di esercitare il freno del libero arbitrio ?